Lettera Aperta agli Organizzatori di “Sentire Sentieri” del Teatro dei Calanchi

Cari organizzatori,

vi abbiamo conosciuto attraverso la poesia dei vostri post, nei quali promettete emozioni, connessione con la terra, un dialogo tra corpi e paesaggio. Ci siamo fidati di quelle parole, tanto da prenotare due biglietti per l’“Ode al Sole” del 15 agosto 2025, alle ore 18. Purtroppo, però, il finale è stato tutt’altro che memorabile.

Siamo una coppia della provincia di Reggio Emilia e avevamo scelto Sentire Sentieri per concludere in bellezza la nostra vacanza in una regione splendida come la Basilicata. Invece…

Non avremmo mai pensato che un temporale potesse trasformare una serata attesa con gioia in un’esperienza amara.

Lo sappiamo bene: il meteo è imprevedibile, soprattutto d’estate. Eppure, prima delle 18, sotto un cielo sempre più minaccioso, ci siamo presentati lo stesso, dopo avervi chiesto se lo spettacolo fosse confermato e dopo aver ricevuto una risposta positiva. Siamo arrivati con il sorriso, con la speranza che si potesse attendere, spostare, o almeno ricevere una parola di conforto.

Invece, nulla.

Nessun rimborso, nessun voucher, nessuna proposta alternativa. Ci è stato detto che il non-rimborso era “scritto nelle condizioni”, ma nelle vostre stesse FAQ è riportato che “gli organizzatori sono tenuti a comunicare l’annullamento dell’evento almeno un’ora prima dell’inizio dell’intera programmazione”. A noi non è arrivata alcuna comunicazione preventiva. Solo un annuncio ufficiale a evento già annullato di fatto, mentre la pioggia continuava a cadere incessante.

Noi, che della trasparenza e delle regole facciamo un punto d’onore (lavoro nelle assicurazioni, so bene cosa significhi chiarezza contrattuale), ci siamo sentiti presi in giro.

Quella serata avrebbe dovuto essere il culmine della nostra vacanza. È diventata invece il simbolo di un’organizzazione che non ha tenuto conto delle persone, dell’etica, del rispetto.

Per questo abbiamo deciso di affidare la nostra testimonianza a Vita in Pillole, sito di cui siamo lettori abituali e che vogliamo condividere con chi, come noi, crede nella forza delle parole e nel diritto di esprimere il proprio malcontento quando le promesse vengono tradite.

Non chiediamo la luna. Chiediamo solo dignità e rispetto per chi ha investito in voi non soltanto denaro, ma soprattutto fiducia.

Vi aspettiamo, non sotto la pioggia, ma davanti a un impegno mantenuto: restituiteci ciò che è nostro, o offriteci un’altra possibilità. La Basilicata merita di più. I Calanchi meritano di più. Noi tutti meritiamo di più.

Con amarezza,
una coppia delusa


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