Il Duro Attacco dell’OMS: Le Industrie dei Prodotti Nocivi nel Mirino
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un duro e senza precedenti attacco contro le multinazionali che producono e commercializzano tabacco, alcol e cibi ultra-lavorati. In un rapporto dettagliato, l’agenzia delle Nazioni Unite accusa queste industrie di mettere in atto strategie sistematiche per ostacolare, ritardare e indebolire le politiche di salute pubblica progettate per salvare milioni di vite. Un j’accuse che le paragona esplicitamente alle tattiche già viste in passato con le big tobacco.
Il Manuale delle Strategie: Come le Industrie Bloccano le Leggi
Il rapporto dell’OMS delinea un vero e proprio manuale di interferenza utilizzato da queste lobby. Le strategie includono:
- Finanziamento di studi scientifici “su misura” per mettere in dubbio i dati sui danni alla salute e creare falsa controversia.
- Lobbying aggressivo presso i governi e i parlamentari per contrastare l’approvazione di tasse sul consumo (come la sugar tax), restrizioni alla pubblicità e limitazioni alla vendita.
- Creazione di front groups (gruppi di facciata) che si spacciano per movimenti di cittadini o esperti indipendenti per difendere gli interessi dell’industria.
- Promozione di soluzioni volontarie e inefficaci (come l’autoregolamentazione) come alternativa a leggi vincolanti, per apparire cooperativi senza cambiare lo status quo.
L’Impatto sulla Salute Pubblica: Milioni di Morti Evitabili
Queste tattiche hanno un costo umano enorme. Il consumo di tabacco, alcol e cibi ultra-lavorati è tra i maggiori responsabili delle malattie non trasmissibili (NCDs) che uccidono 41 milioni di persone ogni anno nel mondo, tra cui patologie cardiovascolari, cancro, diabete e obesità. L’OMS sottolinea che politiche come l’aumento delle tasse, il divieto di marketing e l’etichettatura chiara sono estremamente efficaci nel ridurre i consumi, ma vengono costantemente sabotate.
La Chiamata all’Azione per i Governi: “Protégete la Salute, non i Profitti”
L’OMS conclude il rapporto con una chiamata all’azione urgente per i governi di tutto il mondo, esortandoli a:
- Riconoscere il conflitto di interesse fondamentale e irrisolvibile tra le industrie di prodotti dannosi e l’obiettivo della salute pubblica.
- Adottare misure per proteggere le politiche sanitarie da ogni forma di interferenza commerciale, regolamentando rigidamente i contatti tra lobbisti e decisori politici.
- Resistere alle pressioni e implementare comunque le politiche basate sull’evidenza, dando priorità alla salute dei cittadini sui profitti di pochi.
Il messaggio è chiaro: è in corso una battaglia per la salute pubblica e i governi devono scegliere da che parte stare.
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