All’inizio del 2025, Santorini e Amorgos (Isole Cicladi, Grecia) hanno subito uno sciame sismico intenso, con magnitudo massima intorno a 5,3.
Nel frattempo, ai Campi Flegrei (Italia, vicino Napoli) si registrano sismi, sollevamenti del suolo, attività vulcanica latente, bradisismo e sciami sismici, con frequenza crescente.
La domanda è: c’è un collegamento fra questi fenomeni?
Cosa dicono gli studi: la posizione prevalente
Origine dei terremoti a Santorini
- A Santorini si pensa che le scosse più recenti non derivino da attività vulcanica diretta ma da cause tettoniche, dovute allo scontro/movimento della placca del Mar Egeo contro quella africana.
- Tuttavia, ci sono anche studi che indicano un coinvolgimento di fluidi profondi e deformazioni crostali attive, oltre a faglie normali, che possono complicare il quadro.
Attività sismica ai Campi Flegrei
- Nei Campi Flegrei sono ben documentati fenomeni di bradisismo: sollevamento e abbassamento del suolo associati a attività vulcanica latente.
- Sono rilevati sciami sismici: molti eventi piccoli-medi, spesso profondità non troppo grandi, associati a movimenti di fluidi, pressioni sotterranee, deformazioni del suolo.
Perché al momento si ritiene che non ci sia un legame diretto
Ecco i motivi per cui gli esperti sono cauti:
- Origini diverse
- I terremoti a Santorini hanno origine tettonica su faglie normali dovute ai movimenti delle placche.
- Quelli ai Campi Flegrei sono più legati a fenomeni vulcanici locali / caldera, bradisismo, pressione di fluidi, e non a grandi faglie tettoniche continentali.
- Scala diversa e distanza geografica
Le due aree sono lontane e appartenenti a sistemi geologici distinti. Un evento in un’area non facilmente trasmette lo stress sismico all’altra, se non attraverso meccanismi molto particolari, che non sono stati dimostrati nel caso Santorini-Campi Flegrei. - Nessuna evidenza di correlazione temporale robusta
Fino ad ora non ci sono studi che mostrino che un terremoto significativo a Santorini abbia provocato aumenti definiti e misurabili di sismicità ai Campi Flegrei (o viceversa) con i tempi che ci si aspetterebbe se ci fosse un legame diretto. - Differenze nelle caratteristiche dei terremoti
- Santorini: sciami con magnitudo che, anche se significativa, avvengono con profondità e modalità diverse da quelle tipiche vulcaniche dei Campi Flegrei.
- Campi Flegrei: magnitudo più contenute, fenomeni più complessi legati al suolo, alle emissioni di gas, a deformazioni sotterranee, non a grandi rotture tettoniche letterali.
Punti di incertezza e cosa da verificare
Non tutto è chiaro, e alcuni aspetti potrebbero cambiare con nuove ricerche:
- Effetti dei fluidi: in molte aree vulcaniche, come Santorini, è emerso che fluidi sotto-superficie, gas, migrazione di magma non liquido possono influenzare attività sismica e deformazioni. Questo rende il sistema più complesso che “solo” tettonica vs vulcanismo.
- Monitoraggio ad alta risoluzione: nuovi studi (anche con AI) stanno migliorando la capacità di rilevare terremoti minori, micro-faglie, deformationi minime, che potrebbero mostrare pattern finora sconosciuti.
- Possibili meccanismi indiretti: ad esempio, se il movimento delle placche in Grecia producesse variazioni di stress su scala molto ampia, potrebbero esserci effetti secondari lontani. Ma al momento non ci sono prove concrete per questo specifico accoppiamento Santorini–Campi Flegrei.
Alla luce di quanto si sa oggi:
- Non ci sono prove convincenti che ci sia un collegamento diretto fra i terremoti a Santorini e quelli ai Campi Flegrei.
- Sono fenomeni con origini differenti: uno più tettonico (Santorini/Mar Egeo), l’altro più vulcanico / locale (Campi Flegrei).
- Tuttavia, entrambe le aree mostrano attività sismica crescente, deformazioni del suolo e movimenti di fluidi sotterranei, il che richiede monitoraggi accurati.




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