Le torri di Notre-Dame sono nuovamente aperte al pubblico, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, a sei anni dall’incendio che danneggiò gravemente la cattedrale.
La riapertura riguarda le torri restaurate, con un percorso riprogettato, nuove scalinate in legno e visitazioni fino a tarda sera.
Dettagli della riapertura
- Le visite alle torri partono dalla torre sud, salgono fino al campanile tramite una scala doppia in rovere massiccio, progettata in modo che chi sale e chi scende non si incrocino.
- La durata del percorso è di circa 45 minuti e l’altezza raggiunta è 69 metri.
- Il cammino include anche aree come la Cour des citernes che separa le due torri, la “foresta” ricostruita dopo le fiamme, i gargoyle, la celebre guglia, e il campanile con le campane principali, tra cui la “Emmanuel”.
Prenotazioni, costi e accessibilità
- I biglietti per le giornate del patrimonio sono andati esauriti in 24 minuti.
- Il numero di visitatori ammessi è limitato: 9 persone alla volta.
- Costo del biglietto: 16 euro per le torri, mentre la visita alla navata è gratuita.
- Le torri sono visitabili 7 giorni su 7, fino alle ore 23.00.
Aspetti architettonici e innovazioni
- La scala nuova, ispirata a quella del Château de Chambord, è alta 21 metri e composta da 1.200 pezzi di legno, riassemblata nel sito dopo la costruzione in laboratori in Normandia.
- Il progetto ha richiesto 10.000 ore di lavoro, con la partecipazione di 45 carpentieri specializzati.
Significato culturale
- La riapertura delle torri rappresenta il simbolo della rinascita dopo il disastro del 2019.
- Offre la possibilità ai visitatori di riscoprire elementi architettonici che erano stati inaccessibili dopo il rogo: vista panoramica, struttura interna, decorazioni storiche.
- Rafforza l’importanza del patrimonio europeo condiviso: le Giornate Europee del Patrimonio servono proprio a questo, rendere accessibile la storia, l’arte e la memoria.
Le torri di Notre-Dame sono finalmente tornate ad essere parte dell’esperienza di visita della cattedrale non solo come simbolo ma come realtà fisica fruibile. Anche se con accorgimenti di sicurezza e numeri limitati, l’apertura rappresenta un passo significativo verso il completo recupero del monumento.




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