La Transizione Verde dei Trasporti Pesanti: Tecnologia Pronta, Infrastrutture Indietro
I camion a emissioni zero non sono più un prototipo da salone dell’auto, ma una realtà tecnologica consolidata. I principali produttori hanno già sviluppato e stanno commercialando modelli elettrici a batteria (BEV) e a celle a combustibile a idrogeno (FCEV) in grado di coprire le esigenze del trasporto merci. Eppure, nonostante la tecnologia sia disponibile, la loro diffusione in Europa stenta a decollare. Il problema non è l’offerta, ma la mancanza di un’infrastruttura di ricarica e rifornimento adeguata e omogenea in tutto il continente.
Il Divario Infrastrutturale: La Barriera Principale all’Adozione
Un autotrasportatore che vuole convertire la sua flotta si scontra con un muro. La rete di ricarica per camion elettrici è ancora agli albori, con colonnine ad alta potenza (MCS – Megawatt Charging System) quasi inesistenti fuori da poche tratte pilota. Allo stesso modo, le stazioni di rifornimento di idrogeno sono rare, costose e concentrate in poche aree. Senza la certezza di poter ricaricare o rifornire il proprio mezzo lungo tutto il percorso, nessuna azienda di trasporti può permettersi il rischio di investire in veicoli a emissioni zero. Questo “divario infrastrutturale” è il freno principale alla transizione.
Le Conseguenze per gli Obiettivi Climatici Europei
Questo ritardo ha implicazioni gravissime per gli obiettivi climatici dell’UE. Il settore dei trasporti pesanti è responsabile di una quota significativa delle emissioni di CO2 totali. Il regolamento UE che prevede la progressiva riduzione delle emissioni dei nuovi camion (con l’obiettivo di tagli del 90% entro il 2040) rischia di diventare irraggiungibile sul campo se non si corre ai ripari immediatamente. Senza camion puliti, sarà impossibile decarbonizzare la logistica e le catene di approvvigionamento.
Cosa Chiedono gli Operatorie Cosa Serve Fare
Gli operatori del settore e le associazioni di categoria chiedono alle istituzioni europee e nazionali un piano straordinario e coordinato per colmare il gap. Le azioni necessarie sono chiare:
- Investimenti massicci nella rete di ricarica pubblica per camion lungo i corridoi trans europei (TEN-T).
- Semplificazione normativa per l’installazione di stazioni di ricarica e rifornimento di idrogeno.
- Incentivi all’acquisto più consistenti e certi nel lungo periodo per aiutare le aziende ad ammortizzare i costi iniziali più elevati.
- Un piano per garantire energia verde a sufficienza per alimentare la futura flotta elettrica.
L’Europa deve correre per non vanificare gli sforzi dell’industria e perdere la corsa alla mobilità sostenibile.




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