Il bonus elettrodomestici 2025 prevede uno sconto diretto in fattura, non una detrazione, fino a 100 € per apparecchio, che diventano 200 € per chi ha un ISEE sotto i 25.000 €. Lo stanziamento previsto è di circa 50 milioni di euro e ciascun nucleo familiare può ottenere lo sconto per un solo elettrodomestico. La misura richiede la rottamazione di un apparecchio equivalente di classe inferiore.
Le sette categorie “incentivabili”
Il decreto individua sette categorie di elettrodomestici beneficiari del bonus:
- Lavatrici e lavasciuga (classe energetica minima A),
- Forni (classe A),
- Cappe da cucina (classe B),
- Lavastoviglie (classe C),
- Asciugatrici (classe C),
- Frigoriferi e congelatori (classe D),
- Piani cottura conformi al Regolamento UE 2019/2016.
Quando e come richiederlo
Il decreto interministeriale è stato firmato, ma il bonus non partirà a settembre come inizialmente annunciato: è necessario attendere i decreti attuativi e l’adeguamento della piattaforma elettronica per le domande, probabilmente gestita da PagoPA.
La procedura richiederà l’accesso tramite SPID o Carta d’identità elettronica, la presentazione del voucher digitale e l’ordine cronologico di invio (“click day”) darà priorità. Il voucher sarà nominativo, a scadenza e utilizzabile solo fino a esaurimento fondi.

Questo bonus è un’opportunità concreta per favorire il passaggio a elettrodomestici più efficienti, sostenere il made in EU e incentivare il riciclo. Tuttavia, l’efficacia dipenderà da una piattaforma snella e trasparente, da adeguata comunicazione e da una gestione che eviti situazioni di “click day selvaggio”. Il rischio è che la misura diventi una corsa frenetica invece che un “aiuto reale” alle famiglie più fragili.




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