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Multa da Record dall’UE a Google: 2,95 Miliardi per Abuso di Dominio nell’AdTech

Multa da Record dall’UE a Google: 2,95 Miliardi per Abuso di Dominio nell’AdTech

Colpo dell’Antitrust UE: Google Multata con 2,95 Miliardi per l’AdTech

Un nuovo terremoto si abbatte su Google nel Vecchio Continente. La Commissione Europea ha inflitto al colosso di Mountain View una maxi multa da 2,95 miliardi di euro per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato delle tecnologie pubblicitarie (AdTech). L’accusa è chiara: Google ha sfruttato il suo potere per favorire i propri servizi a discapito della concorrenza, distorcendo il mercato e limitando le scelte per le aziende e gli editori.

Il Cuore dell’Accusa: Conflitto d’Interessi e Comportamento Anticoncorrenziale

L’indagine dell’Antitrust UE si è concentrata sul conflitto d’interessi insito nel modello di business di Google. Il gigante tecnologico opera contemporaneamente su più livelli della complessa catena della pubblicità online:

  1. Lato domanda: fornisce strumenti agli inserzionisti per acquistare spazi pubblicitari (DV360, Google Ads).
  2. Lato offerta: offre strumenti agli editori per vendere i loro spazi pubblicitari (AdX, AdSense).
  3. Scambio pubblicitario (ad exchange): gestisce la piattaforma (Google AdX) dove avviene l’incontro e l’asta tra domanda e offerta.

Secondo la Commissione, Google ha abusato di questa posizione privilegiata dando un trattamento preferenziale ai propri servizi. In pratica, l’algoritmo di AdX sarebbe stato progettato per favorire le offerte provenienti dalle piattaforme Google e svantaggiare sistematicamente quelle dei competitor indipendenti, soffocando di fatto la concorrenza.

Le Conseguenze per il Mercato e gli Editori

Questo comportamento ha avuto un impatto di vasta portata. Gli editori (giornali, siti web) hanno ottenuto ricavi più bassi dalla vendita dei loro spazi pubblicitari, poiché la concorrenza era artificialmente ridotta. Gli inserzionisti, dal canto loro, hanno dovuto sostenere costi più alti e hanno visto limitate le loro opzioni. La mancanza di una concorrenza effettiva ha creato un ecosistema chiuso dove Google ha agito da giocatore e arbitro, controllando ogni passaggio del processo.

La Reazione di Google e le Prossime Mosse

Di fronte alla maxi-sanzione, Google dovrà non solo pagare la multa, ma anche presentare alla Commissione Europea delle proposte di rimedio concrete per porre fine alle pratiche anticoncorrenziali. Le soluzioni potrebbero includere la cessione di parti del business AdTech o cambiamenti radicali nel modo in cui vengono condotte le aste pubblicitarie per garantire parità di condizioni. È probabile che l’azienda farà ricorso, ma il messaggio di Bruxelles è inequivocabile: la sovranità digitale e un mercato equo sono priorità non negoziabili.


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