In Europa, la condizione lavorativa dei giovani è molto disomogenea. Mentre in alcune nazioni gli stipendi medi e i tassi di occupazione giovanile sono incoraggianti, in altre permangono forti difficoltà che spingono a riflettere sulle opportunità reali per chi inizia. Vediamo i dati principali.
Stipendi medi tra i Paesi europei
Stipendi annuali medi (equivalenti a tempo pieno)
Secondo i dati Eurostat 2023, il salario annuo medio nell’Unione Europea è di 37.900 €, con un aumento del 6,5% rispetto al 2022.
I Paesi con i salari più alti:
- Lussemburgo: 81.100 €
- Danimarca: 67.600 €
- Irlanda: 58.700 €
Ai livelli più bassi: - Bulgaria: 13.500 €
- Ungheria: 16.900 €
- Grecia: 17.000 €
Stipendi medi mensili e potere d’acquisto
A livello UE, gli stipendi mensili lordi variano molto:
- Lussemburgo: circa 6.755 €
- Danimarca: 5.634 €
- Svizzera (extra UE): 8.104 €
Invece, Paesi come Bulgaria (1.125 €), Romania, Grecia e Ungheria restano sotto quota 1.500 € al mese. L’Italia e la Spagna si attestano intorno ai 2.700 €, sotto la media europea.
Quando si corregge il dato in base al PPS (parità di potere d’acquisto), la forbice si restringe:
- In testa: Lussemburgo (4.479 € PPS)
- In fondo: Grecia (~1.710 € PPS)
Anche Paesi come Belgio, Danimarca, Germania e Austria restano molto bene nella classifica
Netto in tasca: quanto resta dopo tasse e contributi
Un single senza figli prende in media il 68,6% dello stipendio lordo nell’UE.
- Paesi con netti più bassi: Belgio (60,3%), Germania (62,6%), Romania (63,1%), Danimarca (64,3%)
- Paesi con netti >80%: Cipro, Svizzera, seguiti da Spagna, Svezia, Bulgaria, Portogallo

Occupazione giovanile: un divario importante
Situazione UE e Italia
A fine 2024, il tasso di occupazione nella UE tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto il 70,9%, un record. In Italia, però, il dato si ferma al 62,2%, ultimo in classifica.
Giovani under 25: poca occupazione in Italia
- Media UE: 34,8% di occupazione
- Italia: solo 19,2%, con un gap di 15,6 punti
- Tra i maschi 15-24 anni: 36,9% in UE, solo 23,6% in Italia
Neodiplomati e lavoro stabile
Nel 2023, il tasso di occupazione tra i 20-34 anni neodiplomati era dell’83,5% a livello UE, con l’Italia fanalino di coda al 67,5%. In testa: Malta (95,8%), Paesi Bassi (93,2%), Germania (91,5%).
Il contrasto europeo tra stipendi e occupazione giovanile è netto. Paesi del nord e del centro Europa offrono salari elevati, potere d’acquisto migliore e tassi occupazionali giovanili più robusti. Al contrario, in Italia e in molte economie meridionali-orientali la situazione resta critica: stipendi inferiori, carico fiscale pesante e difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro.
Se vuoi, posso prepararti una grafica comparativa per visualizzare meglio queste differenze tra Paesi (galleria o infografica). Fammi sapere!




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