L’ultimo atto di una lunga battaglia
È venuto a mancare Emilio Fede, storico giornalista e volto noto della televisione italiana. Aveva 94 anni e da tempo era ricoverato nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano. Negli ultimi giorni, le sue condizioni erano peggiorate drasticamente, suscitando forte preoccupazione tra familiari, amici e colleghi. Fino a ieri era ancora lucido, riflessivo, ma nel tardo pomeriggio è sopraggiunta la notizia del suo decesso, annunciata con profonda commozione dalla figlia Sveva. I funerali sono previsti per giovedì presso la parrocchia Dio Padre di Milano 2.
Da inviato in Africa a leader dell’informazione Mediaset
Lascia un segno indelebile nella storia del giornalismo televisivo italiano: iniziò la carriera come inviato in Africa per la Rai, divenne direttore del Tg1 nella seconda metà degli anni Ottanta, poi guidò Studio Aperto e infine il Tg4, ruoli che lo resero una figura capace di narrare con passione e determinazione gli eventi dell’Italia moderna. Il suo nome è sempre associato a un giornalismo movimentato e a una personalità divisiva, ma riconosciuta.
Con la scomparsa di Emilio Fede se ne va un protagonista dell’era televisiva italiana, un giornalista che ha vissuto e raccontato la trasformazione dei media nel nostro secolo. La sua carriera, fatta di luci e ombre, rappresenta un pezzo di storia nazionale. Ma, al di là delle controversie, resta la testimonianza di un uomo che ha acceso gli studi televisivi e che, fino all’ultimo, ha ricevuto l’affetto del pubblico e dei colleghi. Addio a un simbolo che non si è mai arreso alla vecchiaia e che ha lasciato un segno indelebile nelle case degli italiane e delle italiani.




Lascia un commento