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Divieto smartphone a scuola: novità settembre 2025

Divieto smartphone a scuola: novità settembre 2025

Dal prossimo anno scolastico, scatta il divieto di smartphone a scuola: la novità riguarda anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Via il cellulare durante le lezioni, ma con eccezioni ben definite: un cambio importante per didattica e benessere digitale.

Le regole del divieto: cosa prevede la circolare

Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha emanato una circolare che estende il divieto dello smartphone anche alle superiori, da settembre 2025.

La normativa richiede agli istituti di aggiornare i regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa, prevedendo sanzioni disciplinari per chi non rispetta il divieto.

Le eccezioni previste

Non si tratta di un divieto assoluto. Sono previste deroghe importanti:

  • Alunni con disabilità o DSA, quando l’uso dello smartphone è previsto dal PEI o PDP.
  • Per necessità personali motivate o fini didattici negli indirizzi tecnici di informatica e telecomunicazioni.
  • Gli strumenti didattici digitali (pc, tablet, lavagne elettroniche) restano pienamente operativi.

A cosa serve: motivazioni scientifiche e pedagogiche

La scelta si fonda su dati scientifici: ricerche dell’OCSE, dell’OMS e dell’Istituto Superiore di Sanità evidenziano effetti negativi dell’uso eccessivo dello smartphone su benessere, sonno, concentrazione e rendimento scolastico.

Inoltre, lo psicologo Jonathan Haidt denuncia come la dipendenza da social media influisca su ansia e bullismo. Il divieto, quindi, favorisca una sorta di “disintossicazione digitale” utile alla didattica.

Come sarà applicato e organizzato

Il ministro ha specificato che:

  • Gli studenti non potranno tenere il telefono acceso in classe.
  • Le scuole definiranno modalità operative: es. contenitori per riporre i device da inizio alla fine delle lezioni.
  • L’intervallo resta gestito a discrezione delle scuole.

Il contesto europeo: l’Italia fa scuola

L’iniziativa italiana si inserisce in un contesto più ampio. Il nostro Paese ha proposto una normativa simile a Bruxelles, con l’adesione di Austria, Francia, Ungheria, Slovacchia, Svezia e aperture da Grecia, Belgio e Lituania.

Il nuovo divieto di smartphone a scuola (2025-2026) è una risposta concreta ai rischi dell’iper-connessione tra gli studenti. Se gestito bene, può migliorare concentrazione, benessere e qualità dell’apprendimento. Il vero test sarà riuscire a conciliare sicurezza, didattica e un uso responsabile del digitale.


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