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Le vere mire di Netanyahu su Gaza: non solo Hamas, ma il controllo permanente

Le vere mire di Netanyahu su Gaza: non solo Hamas, ma il controllo permanente

Il Piano in 3 Fasi: Sicurezza, Controllo, Ricostruzione

Fonti del governo israeliano rivelano la roadmap completa:

  1. FASE MILITARE (in corso)
  • Accerchiamento e smantellamento di Hamas
  • Controllo dei valichi e del confine egiziano (Philadelphia)

2. FASE DI OCCUPAZIONE (2025-2026)

    • Zone cuscinetto permanenti lungo il confine
    • Insediamenti militari in punti strategici

    3. FASE DI GESTIONE (dal 2027)

      • Amministrazione congiunta Egitto-Autorità Palestinese-Israele
      • Ricostruzione finanziata da Golfo e Occidente, ma controllata da Israele

      “Gaza tornerà a essere un problema egiziano e palestinese, non israeliano” (ministro israeliano anonimo).

      Gli Obiettivi Nascosti di Netanyahu

      • Sicurezza interna: mostrare forza dopo il disastro del 7 ottobre
      • Politica domestica: placare l’estrema destra (Ben Gvir e Smotrich)
      • Legato storico: completare l’opera di Sharon (ritiro unilaterale 2005)

      “Netanyahu vuole passare alla storia come il leader che ha ‘risolto’ Gaza” (analista del Begin-Sadat Center).

      Il Grosso Problema: Il Dopo Hamas

      • Chi governerà? L’Autorità Palestinese è troppo debole
      • Rischio vuoto di potere: jihadisti ancora più estremi potrebbero nascere
      • Costi economici: 5 miliardi di dollari solo per la ricostruzione iniziale

      Le Reazioni Internazionali

      AttorePosizione
      USA“Supportiamo Israele ma contro l’occupazione permanente”
      UE“Violazione del diritto internazionale”
      Egitto“Non riprenderemo Gaza, è una trappola”
      Arabia Saudita“Niente normalizzazione con Israele senza piano per i palestinesi”

      Cosa Vogliono Gli Israeliani?

      • 52%: soluzione a due stati
      • 48%: controllo militare permanente
      • 75%: cacciata di Netanyahu dopo la guerra (sondaggio Channel 12)

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      “Israele non vuole annettere Gaza, ma non permetterà mai più che diventi una base terroristica” (portavoce IDF).


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