La Svolta: Hamas Accetta di Parlare (Con Condizioni)
Dopo 10 mesi di guerra, Hamas ha inviato una proposta in 3 punti ai mediatori egiziani e qatarioti:
- Tregua immediata di 6 settimane in cambio del rilascio graduale di tutti gli ostaggi.
- Ritiro totale israeliano da tutte le aree abitate di Gaza.
- Avvio negoziati permanenti entro 3 settimane dalla prima fase.
Fonti diplomatiche al Cairo la definiscono “la posizione più flessibile mai assunta dal gruppo”.
Il Ruolo Chiave di Egitto e Qatar
| Mediatore | Leverage |
|---|---|
| Egitto | Controlla il valico di Rafah (unico accesso non israeliano a Gaza) |
| Qatar | Finanzia Gaza da anni e ospita la leadership politica di Hamas |
La strategia: creare un “circuito di garanzia” che aggiri il rifiuto israeliano di trattare direttamente con Hamas.
Cosa Cede Hamas?
- Nessuna richiesta preliminare sulla fine definitiva della guerra
- Disponibilità a trattare la sorte dei soldati israeliani dopo la tregua
- Implicito riconoscimento dello Stato d’Israele (rimosso il punto “distruzione di Israele”)
La Reazione di Israele: Caute Aperture e Dubbi
- Netanyahu: “Valuteremo, ma la priorità sono gli ostaggi” (43 ancora in vita)
- Gantz: “Segnale positivo, ma Hamas resta un’organizzazione terroristica”
- Estrema destra (Ben Gvir): “Accettare sarebbe una resa”
Lo Scenario Internazionale
- USA: Spingono per l’accordo prima delle elezioni di novembre
- UE: Pronta a inviare osservatori per la tregua
- Iran: Silenzio inquietante (Hamas agisce senza sua approvazione?)
Il Conto Umano: Numeri che Chiedono Pace
- 38.000+ morti (UNICEF: 25.000 sono minori)
- 1,9 milioni di sfollati
- 70% delle case distrutte
“Senza tregua, Gaza rischia una carestia irreversibile” (WFP)
Prossimi passi: I mediatori incontreranno Israele a Ramat Gan il 20 agosto. La risposta entro 48 ore deciderà il destino di migliaia di civili.
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