L’estate, per molti, significa mare, viaggi e relax. Ma per migliaia di animali domestici in Italia, soprattutto i cani, coincide con un periodo di sofferenza, fame e sete. Ogni anno, quando le città si svuotano per le vacanze, si moltiplicano le segnalazioni di animali lasciati soli in appartamenti o cortili, senza cibo né acqua, condannati a una morte lenta e dolorosa.
Un fenomeno che si ripete ogni anno
Secondo i dati delle associazioni animaliste, in estate si registra un picco drammatico di abbandoni e trascuratezza. Non parliamo solo di animali lasciati per strada — pratica già brutale e punita dalla legge — ma anche di cani e gatti lasciati chiusi in casa per giorni, senza che nessuno si occupi di loro.Il risultato? Disidratazione, denutrizione e, in troppi casi, morte per negligenza.
La crudeltà dell’indifferenza
Molti padroni pensano che basti “riempire la ciotola” prima di partire o che l’animale possa cavarsela da solo. Ma i cani, in particolare, hanno bisogno di acqua fresca costante, cibo giornaliero e movimento. Lasciarli soli significa esporli a sofferenze atroci.Le alte temperature estive peggiorano la situazione: in un appartamento o in un terrazzo sotto il sole, la temperatura può salire oltre i 40°C, trasformando lo spazio in una trappola mortale.

Cosa dice la legge
In Italia, l’abbandono di animali e la loro mancata cura sono reati previsti dal Codice Penale (articolo 727), puniti con arresto fino a un anno o ammenda fino a 10.000 euro.Ma le denunce sono poche e spesso gli episodi restano impuniti, soprattutto quando si tratta di animali morti in casa e lontano dagli occhi dei vicini.
Le associazioni in prima linea
Organizzazioni come ENPA, LAV e OIPA sono impegnate tutto l’anno per contrastare questa piaga. Oltre a campagne di sensibilizzazione, gestiscono linee telefoniche per segnalazioni urgenti e cercano case temporanee per animali a rischio. Molti volontari, nei mesi estivi, girano quartieri e campagne alla ricerca di animali lasciati soli, intervenendo quando possibile.
Come prevenire queste tragedie
Chi ama il proprio animale e non può portarlo con sé in vacanza ha diverse opzioni:
- Affidarlo a un amico o familiare di fiducia.
- Portarlo in una pensione per animali certificata.
- Assumere un pet-sitter che si occupi di lui ogni giorno.
L’importante è non lasciare mai un cane o un gatto senza cure, nemmeno per poche ore in condizioni estreme.
La responsabilità è nostra
Avere un animale domestico è una scelta di vita che richiede impegno, tempo e amore. Non è un giocattolo da “mettere in pausa” quando non conviene. La vita di un cane dipende interamente dal suo padrone: trascurarlo significa condannarlo.
L’estate può essere un momento di gioia per tutti, ma solo se ricordiamo che gli animali non vanno mai dimenticati. La vacanza più bella è quella senza sensi di colpa, sapendo che il nostro amico a quattro zampe è al sicuro, amato e protetto.




Lascia un commento