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Altro che resort: gli italiani fuggono in camper (e non vogliono più tornare indietro)

Altro che resort: gli italiani fuggono in camper (e non vogliono più tornare indietro)

Boom di camperisti nel 2025

Il turismo in camper sta vivendo un momento d’oro. Nel 2025, sempre più italiani scelgono di viaggiare su quattro ruote. Lo confermano i dati del Salone del Camper e i numeri delle immatricolazioni: +14% rispetto al 2024.

Il camper non è più un mezzo per pochi. È diventato simbolo di libertà, sostenibilità e riscoperta del territorio.

Una scelta di vita, non solo di vacanza

Chi viaggia in camper non lo fa solo per risparmiare. Lo fa per cambiare ritmo, per vivere in modo più semplice e diretto. È un ritorno all’essenziale.

Secondo i dati dell’Osservatorio del Turismo, il 35% dei camperisti cerca relax nella natura, il 28% è attratto dalle tradizioni enogastronomiche, e il 37% viaggia per scoprire borghi autentici.

Sono numeri che raccontano un’Italia diversa: non quella dei resort, ma dei piccoli paesi e delle strade secondarie.

Libertà di decidere giorno per giorno

Il camper ti permette di partire senza un piano rigido. Cambi rotta quando vuoi. Ti fermi dove ti piace. Nessun check-in, nessuna prenotazione obbligata.

Questa flessibilità è diventata un valore centrale. In un mondo sempre più incerto, il camper offre sicurezza e controllo del proprio viaggio.

Costi più bassi, ma non per tutti

Molti scelgono il camper per risparmiare su hotel e ristoranti, ma non è sempre vero. Chi acquista un camper nuovo può spendere da 50.000 a 90.000 euro. Per questo crescono i noleggi a breve termine, anche solo per una settimana.

Piattaforme come Yescapa, Indie Campers e Goboony hanno reso tutto più accessibile. Oggi si può affittare un camper con 60-80 euro al giorno, tutto incluso.

Camper e sostenibilità

Un altro motivo del successo è la crescente attenzione all’ambiente. Il camper permette di viaggiare in modo più ecologico e responsabile, soprattutto se abbinato a comportamenti virtuosi.

Molti veicoli usano pannelli solari, kit acqua filtrata, sistemi di risparmio energetico. E cresce l’interesse per camper elettrici o ibridi, ancora rari ma in evoluzione.

Le mete preferite del 2025

Secondo un sondaggio di CamperOnline, le destinazioni più amate nel 2025 sono:

  • Dolomiti e zone alpine per chi cerca fresco e trekking
  • Toscana e Umbria per cultura e cibo
  • Salento, Maremma e Calabria Ionica per mare e tranquillità

Molti camperisti scelgono anche i laghi del Nord, la Sardegna interna e le zone rurali della Sicilia. Tutte aree meno battute dal turismo di massa.

Le aree di sosta crescono (ma non abbastanza)

Negli ultimi 3 anni sono aumentate le aree attrezzate in Italia. Ma il divario con il Nord Europa resta enorme. In Francia e Germania, le aree di sosta sono ovunque, sicure, gratuite o quasi.

In Italia c’è ancora troppa confusione tra divieti, parcheggi a pagamento, e aree pubbliche non regolamentate. Serve una rete nazionale vera, con servizi igienici, elettricità e zone picnic.

I nuovi camperisti: giovani, famiglie e smart worker

Fino a qualche anno fa, il camper era visto come “roba da pensionati”. Ora non più. Tra i nuovi camperisti ci sono:

  • Famiglie con bambini piccoli
  • Coppie under 40 alla ricerca di esperienze autentiche
  • Lavoratori in smart working che sfruttano la connessione mobile per lavorare in viaggio

Il camper diventa un modo per vivere e lavorare ovunque, in mezzo alla natura.

Camper e social media

Anche i social hanno fatto la loro parte. L’hashtag #vanlife è diventato virale su TikTok e Instagram. Video di colazioni vista lago, tramonti dal tetto del camper, letti mobili e cucine improvvisate.

Il turismo in camper è diventato uno stile di vita da raccontare, più che da vivere in silenzio.

La cultura del viaggio lento

Il camper favorisce un tipo di turismo definito slow travel. Si viaggia meno, ma si vive di più. Non si fanno dieci tappe in cinque giorni. Si scoprono luoghi nascosti, si parla con le persone, si cucina con prodotti locali.

Un modo di viaggiare che si oppone all’iperconnessione e alla fretta moderna.

Camper e turismo enogastronomico

Molti scelgono il camper anche per seguire percorsi del gusto. Si visitano cantine, si dorme vicino agli agriturismi, si fa la spesa nei mercati locali.

In alcune regioni, come Piemonte, Marche e Abruzzo, esistono progetti per integrare camper e turismo enogastronomico, con parcheggi presso aziende agricole.

Un modo perfetto per sostenere le economie locali.

Camper e animali: vacanze pet-friendly

Chi ha un cane o un gatto sa quanto può essere complicato andare in vacanza. Il camper risolve il problema: niente pensione per animali, niente stress.

I camperisti amano viaggiare con il proprio animale domestico. E il turismo pet-friendly è oggi un settore in crescita fortissima.

Camper e sicurezza

Molti scelgono il camper perché si sentono più al sicuro. Non si condividono spazi con sconosciuti. Non ci sono orari fissi. Non c’è il rischio di cancellazioni improvvise.

In tempi post-pandemici, questa forma di autonomia ha un valore psicologico enorme.

Problemi e limiti

Ma non tutto è rose e fiori. Il camper richiede manutenzione continua, esperienza nella guida, e una buona capacità di adattamento.

Non tutti i luoghi sono facilmente accessibili. E il rischio di trovare parcheggi pieni o vietati è ancora alto.

Inoltre, l’impatto ambientale dei modelli a gasolio resta un problema da affrontare nei prossimi anni.

Verso un turismo più autentico

Il successo del camper non è solo una moda. È il segno di un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani pensano alle vacanze. Meno lusso, più esperienza vera, meno apparenza, più connessione col territorio.

In camper non sei cliente. Sei ospite e viaggiatore.

Cosa serve per migliorare

Per accompagnare questo trend servono:

  • Più aree sosta pubbliche attrezzate
  • Campagne informative su regole e buone pratiche
  • Collaborazione tra Comuni, Regioni e associazioni
  • Più incentivi per l’acquisto o il noleggio sostenibile

L’Italia ha tutto per diventare una delle mete top d’Europa per i camperisti. Ma deve organizzarsi meglio.

Il camper è un’idea di libertà

Il turismo in camper è molto più di una vacanza. È un modo di vivere e viaggiare che mette al centro la libertà, la scoperta, il contatto con il reale.

Le famiglie, i giovani, i lavoratori nomadi. Tutti cercano qualcosa che manca nella vita di ogni giorno: autenticità, silenzio, tempo per sé.

In un mondo che corre, il camper ti insegna a rallentare. E forse, proprio per questo, è destinato a restare.


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