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Geronimo La Russa Presidente ACI: Colpo di Potere o Vero Cambiamento?

Geronimo La Russa Presidente ACI: Colpo di Potere o Vero Cambiamento?

Chi è Geronimo La Russa

Geronimo La Russa è nato a Milano il 2 aprile 1980. È figlio di Ignazio La Russa, attuale Presidente del Senato e figura storica della destra italiana. Cresciuto in un ambiente politico, Geronimo ha scelto una carriera diversa: quella di avvocato civilista, specializzato in diritto societario e sportivo.

Ha studiato presso l’Università Carlo Cattaneo e ha lavorato nello studio legale di famiglia. È sposato con Patrizia Silini, detta “Titta”, e ha due figlie: Agnese e Anita. Vive a Milano e mantiene uno stile di vita riservato, lontano dai riflettori e dai social network.

La sua carriera nell’ACI

Geronimo ha iniziato il suo percorso nell’ACI Milano, dove è stato presidente dal 2018. In questo ruolo ha promosso iniziative legate alla mobilità urbana, alla sicurezza stradale e alla valorizzazione delle auto storiche, fondando ACI Storico.

Ha ricoperto incarichi nazionali come vicepresidente ACI e presidente di ACI Infomobility. È anche direttore editoriale di ACI Radio, emittente dedicata alla mobilità e al motorsport. Il 9 luglio 2025 è stato eletto Presidente nazionale dell’ACI con oltre il 78% dei voti. Il suo mandato durerà fino al 2028.

Un’elezione tra polemiche

La sua nomina ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione. Alcuni esponenti politici hanno parlato di familismo e “poltrone ereditate per linea di sangue”. Riccardo Ricciardi (M5S) ha definito l’elezione “la peggiore delle caste” e ha chiesto un’informativa al governo.

La Russa ha preso il posto di Angelo Sticchi Damiani, presidente dal 2011, decaduto per una norma che limita i mandati a tre. La modifica è stata introdotta dal governo Meloni, e ha aperto la strada alla candidatura di Geronimo.

Il ruolo dell’ACI

L’Automobile Club d’Italia è un ente pubblico con oltre 1,2 milioni di soci. Gestisce il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), collabora con il Ministero dei Trasporti e controlla società strategiche come Sara Assicurazioni.

L’ACI è anche responsabile dell’organizzazione di eventi sportivi come il Gran Premio di Monza e il GP di Imola, oltre a gestire autodromi e promuovere la cultura automobilistica. È considerato un nodo di potere economico e istituzionale.

Le sfide del nuovo presidente

Geronimo eredita un ente ricco ma complesso. Dovrà affrontare diverse sfide:

  • La digitalizzazione del PRA, che il governo vorrebbe trasferire alla Sogei
  • La promozione della mobilità sostenibile, con investimenti in tecnologie green
  • La sicurezza stradale, con campagne di prevenzione e educazione civica
  • Il rilancio del Gran Premio di Monza e dell’Autodromo di Imola, dopo la perdita del GP nel 2025

La FIA ha già segnalato problemi organizzativi, e l’Italia rischia di perdere anche Monza se non si interviene rapidamente.

Le critiche politiche

La nomina di Geronimo La Russa alla presidenza dell’ACI ha scatenato un’ondata di polemiche politiche. Diversi esponenti dell’opposizione hanno parlato apertamente di familismo, amichettismo e assenza di meritocrazia. Il senatore Sandro Ruotolo (PD) ha dichiarato: “Qui comanda l’albero genealogico”, mentre Francesco Cappello, ex deputato dell’Ars, ha commentato sui social: “Dicevano che era finito il tempo dell’amichettismo. Invece il familismo gode di ottima salute”.

Anche Francesca Ghirra, capogruppo di AVS alla Camera, ha criticato duramente l’elezione, accusando il governo di aver modificato le regole solo per favorire il figlio del Presidente del Senato. “Così governa la destra, senza regole se non quelle che convengono a loro”, ha dichiarato.

Le accuse si sono concentrate soprattutto sulla modifica normativa che ha portato alla decadenza di Angelo Sticchi Damiani, presidente uscente. Il governo Meloni ha infatti inserito un emendamento che ha ridefinito lo status dell’ACI come ente pubblico, applicando il limite dei tre mandati. Una mossa che ha aperto la strada alla candidatura di Geronimo, già vicepresidente e figura vicina ai vertici istituzionali.

Non è la prima volta che il cognome La Russa solleva dubbi. Già nel 2023, la sua nomina nel consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano aveva generato forti reazioni. Anche in quel caso, opposizioni e stampa avevano parlato di “parentopoli” e di incarichi assegnati per legami familiari, più che per competenze.

Il dibattito resta acceso. Da una parte c’è chi difende Geronimo per la sua esperienza nel settore automobilistico. Dall’altra, chi vede nella sua ascesa un simbolo di concentrazione del potere e di gestione politica delle nomine pubbliche.

Il programma di Geronimo La Russa

Nel suo discorso di insediamento, Geronimo ha promesso:

  • Spirito di servizio verso i cittadini
  • Ascolto delle esigenze locali
  • Innovazione tecnologica nei servizi ACI
  • Valorizzazione del motorsport italiano, con attenzione ai circuiti storici

Vuole rendere l’ACI un ente moderno, vicino agli automobilisti e alle comunità. Ha parlato di “responsabilità” e “determinazione” come valori guida.

Quanto guadagna

Il compenso previsto per il presidente ACI è di circa 126.800 euro lordi all’anno, più eventuali gettoni per altri incarichi. Alcune fonti parlano di 230.000 euro considerando tutti i ruoli.

Geronimo ricopre anche incarichi in società come Metro 4, Unipolsai Servizi Immobiliari, Federazione Motonautica, Milan Entertainment e Piccolo Teatro di Milano.

Un uomo di sistema?

Molti lo definiscono un “uomo di sistema”. Frequenta salotti istituzionali, eventi sportivi e culturali. Parla poco, ma è molto presente. La sua comunicazione è “vecchia scuola”: relazioni, strette di mano, presenze strategiche.

Non ama apparire sui social. Preferisce muoversi nei corridoi istituzionali, dove costruisce alleanze e influenza decisioni.

Conclusione

La presidenza di Geronimo La Russa rappresenta un momento cruciale per l’Automobile Club d’Italia. Non si tratta solo di una nomina prestigiosa, ma di una responsabilità che coinvolge milioni di automobilisti, decine di società partecipate e un patrimonio culturale e sportivo di rilievo nazionale.

Le polemiche sul familismo e sull’influenza politica non possono oscurare le sfide concrete che attendono il nuovo presidente. Dalla digitalizzazione del PRA alla mobilità sostenibile, passando per la sicurezza stradale e il rilancio del motorsport italiano, l’agenda è fitta e complessa.

Geronimo dovrà dimostrare di essere più di un cognome noto. Dovrà costruire una leadership credibile, capace di dialogare con le istituzioni, ascoltare i cittadini e innovare i servizi. La sua esperienza nell’ACI Milano e in ACI Sport può essere un punto di partenza, ma non basta.

Il futuro dell’ACI dipenderà dalla sua capacità di conciliare tradizione e innovazione, di difendere l’autonomia dell’ente e di rilanciare la sua missione pubblica. In un’Italia che cambia, anche l’ACI deve cambiare. E Geronimo La Russa ha quattro anni per dimostrare di essere all’altezza.


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